Ammettiamolo: le storie d’amore tra umani e vampiri hanno fatto il loro tempo. Dopo Twilight, True Blood e mille altre variazioni sul tema, pensavo davvero che avessimo esaurito tutte le possibili declinazioni del “lei mortale, lui immortale”. E invece no, eccoci qui con The Time That Remains, film filippino diretto da Adolfo Alix Jr. che arriva su Netflix il 16 ottobre con la promessa di essere un “romanzo misterioso inquietante”. Spoiler: inquietante non è la parola giusta.
Un vampiro, una donna anziana e tante morti sospette
La storia ruota attorno a Lilia (Bing Pimentel), una donna anziana che viene ferita durante un’intrusione in casa sua. Gli intrusi? Morti. E a quanto pare non è la prima volta che succede. Molte persone sono morte in quella casa nel corso degli anni, e ogni volta Lilia era presente. Ma non vive da sola: c’è un giovane uomo dai capelli lunghi che le fa compagnia. Quando l’infermiera chiede a Lilia chi sia questo ragazzo, lei confessa allegra: “È il mio fidanzato”.
No, Lilia non è rimbambita. Il ragazzo è davvero il suo fidanzato. Si chiama Matias (Carlo Aquino) ed è un vampiro senza età. Può trasformarsi, diventare un gatto e attaccare ferocemente gli umani per bere il loro sangue. Ma Matias non è un mostro senza cervello che va in giro a cacciare per sport – perde completamente il controllo solo quando qualcuno cerca di fare del male a Lilia.
Una storia d’amore raccontata attraverso i ricordi
Attraverso i ricordi di Lilia scopriamo come Matias l’abbia protetta per tutta la vita. E scopriamo anche che non è l’unico vampiro in città. Ce ne sono altri come lui che cercano di vivere vite il più normali possibile. Siccome non possono uscire al sole, sopravvivono nelle loro condizioni limitate senza farsi notare. La loro situazione non è tragica come quella di Matias perché loro sanno benissimo di non doversi mischiare con gli umani.
Matias invece si è innamorato perdutamente di Lilia e non riesce a lasciarla dopo essere stato nella sua vita per così tanto tempo. Ha sempre desiderato l’interazione umana, e dopo aver ricevuto la gentilezza di Lilia, semplicemente non è riuscito a fermarsi.
Anche quando Lilia ha provato ad andare avanti con la sua vita e stare con qualcun altro, Matias è rimasto nei paraggi vegliando sempre su di lei. Lei lo ha aiutato a trovare un modo più sostenibile per procurarsi il sangue invece di uccidere persone. Si sono resi migliori a vicenda, e grazie all’influenza positiva di Lilia, Matias ha iniziato a vivere una vita normale. Ma il tempo è il loro più grande ostacolo, e alla fine diventa il vero cattivo della storia.
Una bella premessa rovinata da un’esecuzione mediocre
La premessa è interessante: un vampiro che vive con la sua amante anziana perché lei non vuole una vita maledetta come la sua. C’è del potenziale drammatico, c’è la tensione tra mortalità e immortalità, c’è l’amore che resiste al tempo. Ma l’esecuzione lascia molto a desiderare.
La cinematografia non è eccellente, e le parti soprannaturali sembrano finte e esagerate. Ti fanno venire lo stesso imbarazzo che provavi guardando Twilight. Sai quando Edward scintillava al sole? Ecco, quella sensazione lì. Gli effetti speciali sono economici, le trasformazioni di Matias sembrano prese da un videogioco degli anni 2000, e quando diventa un gatto… beh, meglio non parlarne.
Un finale prevedibile per una storia già vista
Il finale è anche tremendamente prevedibile. Non offre nulla di straordinario, e la narrazione è molto semplice anche se all’inizio cercano di costruirla come un mistero. L’ispettore che indaga sulle morti sospette è un personaggio inutile che serve solo a dare una struttura narrativa al film, ma non aggiunge nulla di interessante.
Il cast fa quello che può. Carlo Aquino nel ruolo di Matias ha i suoi momenti, soprattutto quando deve mostrare la vulnerabilità del personaggio. Bing Pimentel come Lilia anziana è credibile e riesce a trasmettere l’affetto per questo compagno immortale. Beauty Gonzalez interpreta la Lilia giovane nei flashback e ha una buona chimica con Aquino. Ma anche le migliori performance non possono salvare una sceneggiatura che non sa dove vuole andare.
Un film che dura quasi 2 ore ma sembra molto più lungo
Con una durata di 1 ora e 56 minuti, The Time That Remains non è esattamente un film breve. E fidati, lo senti. Ci sono scene che si trascinano inutilmente, momenti di contemplazione che vorrebbero essere poetici ma risultano solo noiosi, e una struttura narrativa che va avanti e indietro nel tempo senza un ritmo chiaro.
Il film cerca di essere sia un thriller investigativo (con l’ispettore che indaga) sia un romance soprannaturale (con la storia d’amore tra Lilia e Matias) sia un dramma esistenziale (sul significato dell’immortalità e della mortalità). Ma non riesce a essere nessuna di queste cose in modo convincente. È tutto troppo superficiale, troppo già visto, troppo poco originale.
Il verdetto
The Time That Remains è un film che puoi guardare una volta se non hai assolutamente nient’altro da fare e ti piacciono le storie d’amore soprannaturali. È breve… beh, non così breve in realtà, ma comunque finisce. La premessa aveva del potenziale – un vampiro che invecchia emotivamente anche se non fisicamente, una donna che sceglie la mortalità invece della vita eterna – ma tutto viene sprecato in un’esecuzione mediocre.
Gli effetti speciali da quattro soldi, la cinematografia piatta e il finale scontato rendono questo film dimenticabile al massimo. Se proprio vuoi vedere una buona storia d’amore tra vampiri, riguardati Only Lovers Left Alive di Jim Jarmusch. Se vuoi qualcosa di più mainstream, anche Twilight è meglio di questo (e non pensavo mai di dirlo).
Voto: 5/10 – Una premessa interessante completamente sprecata da un’esecuzione mediocre.
La Recensione
The Time That Remains
The Time That Remains è un film filippino diretto da Adolfo Alix Jr. che racconta la storia d'amore tra Lilia, una donna anziana, e Matias, un vampiro senza età interpretato da Carlo Aquino. Quando Lilia viene ferita durante un'intrusione, un'ispettrice inizia a indagare sulle numerose morti sospette avvenute nella casa nel corso degli anni. Attraverso i ricordi di Lilia scopriamo come Matias l'abbia protetta per tutta la vita e come i due si siano resi migliori a vicenda. Nonostante una premessa interessante, il film fallisce nell'esecuzione con effetti speciali economici, cinematografia mediocre e un finale prevedibile. La durata di quasi 2 ore sembra eccessiva per una storia così semplice e già vista.
PRO
- Carlo Aquino e Bing Pimentel offrono performance credibili nonostante il materiale limitato
- La premessa di un vampiro che invecchia emotivamente con la sua amante mortale ha del potenziale
CONTRO
- Gli effetti speciali sono economici e imbarazzanti peggio di quelli di Twilight
- La cinematografia è piatta e le scene soprannaturali sembrano finte e esagerate Il finale è completamente prevedibile e non offre nulla di nuovo al genere
- La durata di quasi 2 ore sembra eccessiva per una storia così semplice e superficiale




