Ruth & Alex – L’amore cerca casa, la recensione del film

TITOLO: Ruth & Alex – L’amore cerca casa

TITOLO ORIGINALE: 5 Flights Up

REGIA: Richard Loncraine

CAST: Morgan Freeman, Diane Keaton, Cynthia Nixon, Claire van der Boom, Korey Jackson

PAESE: USA

ANNO: 2014

GENERE: drammatico, romantico

DURATA: 92 minuti

TRAMA: Alex (Morgan Freeman) è un anziano pittore che, in passato, ha goduto di un discreto successo. Sua moglie, Ruth (Diane Keaton), è un insegnante in pensione che vive ancora le giornate in modo vivace ed energico. Alla coppia, purtroppo senza figli, è rimasta la stessa passione e lo stesso sincero affetto di quarant’anni prima quando, per la prima volta, varcò la soglia di casa in quel bellissimo appartamento a Brooklyn. Se all’epoca il sobborgo era considerato periferico, adesso non lo è più. La zona è divenuta cool, alla moda e vanta un certo fascino. Proprio per tale ragione il valore dell’alloggio è salito in modo esponenziale tant’è che Ruth ed Alex decidono di metterlo in vendita per ricominciare la propria vita altrove.
Si affidano così alla nipote (Cynthia Nixon), un’agente immobiliare che li consiglia e li supporta. La donna, caparbia ed esperta, sa come muoversi nel campo immobiliare tanto da attirare un numero rilevante di persone. Ruth e Alex studiano ed osservano con curiosità gli estranei che a turno invadono il loro appartamento, ponendo domande, facendo apprezzamenti e anche giudicando.
Nel frattempo, per casualità del fato, si presenta un problema che va ad influenzare la causa: ai telegiornali scatta l’allarme per un ipotetico e presunto terrorista che si aggirerebbe nella zona. Tra conferme e smentite il prezzo dell’appartamento scende e sale vertiginosamente, mostrando un lato della cosa molto pragmatico e interessante al quale i due protagonisti non avevano mai fatto caso.
Ruth e Alex, dopo un’attenta analisi interiore e un accurato esame di coscienza, nonostante le varie e sostanziose offerte, decideranno di non vendere e di non spostarsi, mantenendo intatta la loro normale, tranquilla ed affezionata quotidianità.

“Io voglio soltanto il meglio per te, e per noi”

COMMENTO: Ruth & Alex – L’amore cerca casa tratta il tema del cambiamento. Quanto è difficile cambiare? Quanto è difficile rinunciare ad una parte del proprio passato? Ma, soprattutto, il cambiamento è sempre portato dalla necessità o da un puro sfizio/capriccio?
Nel film abbiamo questa meravigliosa coppia formata da Morgan Freeman e Diane Keaton, Alex e Ruth. I due, ormai anzianotti, sono purtroppo senza figli. Hanno, a tener loro compagnia, un’affettuosissima cagnolina, ormai anch’ella vecchia, che Alex porta con sé a passeggio tutti i giorni. Fare le numerose scale del palazzo diviene sempre più difficile per tutti e tre, soprattutto senza ascensore, e ciò fa scattare quel meccanismo recondito presente nella coppia, il cambiamento.
Ruth, in quanto donna, è più propensa a mutare la quotidianità, lo status quo presente all’interno del nucleo familiare. Alex, uomo, è più titubante ma si lascia persuadere dalla moglie, volendo difatti il suo bene, costi quel che costi. Si affidano alla nipote, agente immobiliare interpretata dalla talentuosa Miranda di Sex and the City ( lasciatemi dire che vederla in un ruolo in cui non menziona la parola sesso neanche una volta fa un pochino strano) che aiuta gli zii a districarsi in questa loro importante scelta.
L’asta al rilancio per l’appartamento in quel di Brooklyn ha inizio. I soldi offerti sono tanti, dato che la posizione dell’immobile è in una zona ormai cool e alla moda. I due protagonisti cominciano a giocare con questo fattore economico. I soldi: troppi? Troppi pochi? Basteranno? Non basteranno?

E la pellicola, puntata tutto su ciò, è di per sé un po’ noiosa. L’incentrare tutta la storia su questo via vai di gente che viene ad osservare l’appartamento e su i due protagonisti che pensano se vendere sia giusto oppure no diviene monotono e piatto. Come se non bastasse viene aggiunto questo fattore esterno, il presunto terrorista in zona. Alcuni sono allarmati, altri nemmeno un po’ e il loro studiare la cosa con superficialità non è così credibile come in realtà dovrebbe essere.
C’è anche la cagnolina di famiglia che svolge un ruolo fondamentale per la coppia: durante tutto il film, infatti, vediamo la piccola bestiola lottare per la vita in uno studio veterinario e durante tutto il film ci auguriamo che al fondo di questa monotonia non vi sia pure la morte della suddetta. Sarebbe una tragedia. Anche qui, però, il prezzo delle cure è il principale problema di Alex che dimostra ancora una volta di essere molto attaccato ai soldi, atteggiamento tipico dell’età senile ( i miei nonni sono tirchi tirchissimi). Per fortuna il suo personaggio mette un po’ di sale in zucca accorgendosi che l’amore per il suo animale è molto più importante che il mero denaro.

Trama un po’ piatta, un po’ tutta uguale. Forse, puntare più sulla psicologia dei personaggi rispetto al vertere tutto sui soldi sarebbe stato migliore.
A salvare in corner Ruth & Alex – L’amore cerca casa senza ombra di dubbio i due protagonisti, veterani della recitazione. La sintonia fra la coppia è sublime, quasi fossero davvero amici e innamorati da tutta la vita. Risultano teneri ed è molto gradevole assistere ai loro piccoli battibecchi giornalieri.

“Perché pensi sempre che tutto andrà male?”
“Perché mi preparo al peggio ma spero per il meglio!”

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