Sandra Bullock esprime il proprio entusiasmo sulla forza innovativa delle piattaforme streaming

sandra bullock bird box

Sandra Bullock in "Bird Box", nuova uscita Netflix che vede l'attrice nei panni di protagonista in un thriller che ha saputo fin da subito conquistare il pubblico internazionale.

Lo streaming come fautore di nuove possibilità

L’attrice statunitense Sandra Bullock, star del nuovo thriller targato Netflix “Bird Box“, ha recentemente dato voce ai propri pensieri circa una sostenuta innovazione che le piattaforme streaming hanno saputo introdurre nel mondo cinematografico grazie al loro potenti e efficaci mezzi.

L’attrice ha infatti sostenuto che lo streaming sia stato in grado di superare quei limiti che il cinema ‘tradizionale’ si era auto-imposto negli anni, dando maggiori opportunità di carriera agli attori e permettendo “alle donne e agli uomini di colore” di poter avere accesso a maggiori sbocchi lavorativi.

“Il cinema non si sta ponendo più nuovi obiettivi, al contrario delle piattaforme streaming che alzano continuamente l’asticella. In passato, se recitavi la parte di un supereroe, riuscivi al massimo a fare un film e nient’altro. Ora, con lo streaming, ogni tipo di lavoro ci è reso possibile. L’industria dei film sta cambiando, garantendo molte più possibilità alle donne e alle persone di colore.”

La star ha poi continuato sostenendo che il cambiamento che coinvolge l’industria filmica si stia manifestando in molti modi diversi, affermando di aver visto una notevole differenza nel comportamento tenuto nei confronti delle donne sul set prima e dopo le riprese del film Ocean’s 8 – blockbuster che racconta di un incredibile furto ‘tutto al femminile’ organizzato da un gruppo di astutissime rapinatrici.

“Abbiamo cominciato le riprese del film prima del #MeToo e le abbiamo finite mentre il movimento era in atto. Ho visto una notevole differenza.

Nonostante la citata svolta positiva, la Bullock ha però constatato una notevole differenza nell’atteggiamento dello staff durante le riprese di “Bird Box“, secondo lei condizionato dalla presenza di Susanne Bier nel ruolo di regista.

“Poiché a capo del progetto risultava esserci una donna, non ho potuto non notare un certo timore condiviso da alcuni membri dello staff. Mi sembrava che gli uomini interagissero con noi con eccessiva prudenza, tanto che mi sono permessa di dire: “ragazzi, vi è concesso fare battute, ve lo direi nel caso doveste esagerare!”

“Bird Box”: trama e trailer del più recente progetto cinematografico di Sandra Bullock

Come già anticipato in precedenza, il più recente progetto – nonché successo – cinematografico dell’attrice americana riguarda una fortunata collaborazione con Netflix, che ha visto l’uscita di “Bird Box” lo scorso 21 Dicembre sulla piattaforma streaming, un thriller post-apocalittico tratto dall’omonimo romanzo di Josh Malerman.

Sandra Bullock recita qui il ruolo di una donna incinta che cerca di mettere se stessa e due bambini in salvo, fuggendo dalla minaccia rappresentata da oscure entità soprannaturali che hanno scatenato il panico sulla terra.

Per salvarsi, però, il gruppo dovrà attraversare una foresta e navigare le rive di un fiume “alla cieca“, ovvero coprendo i propri occhi con una benda al fine di non poter permettere allo sguardo di entrare in contatto con le terrificanti creature.

Infatti, ciò che rendono queste entità tanto pericolose quanto mortali, è la loro capacità di potersi trasformare nella più grande paura della preda presa di mira, conducendola così al suicidio.

In occasione dell’intervista, l’attrice ha confessato il suo incubo peggiore:

“[..] che qualcosa accada ai miei figli. Diventare madre mi ha reso assai più timorosa.”

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