La recensione di Upgrade, film che oscilla tra presente e futuro in modo eccezionale

Logan Marshall-Green e Melanie Vallejo in Upgrade

Logan Marshall-Green e Melanie Vallejo in Upgrade

Questo weekend le piattaforme di streaming non mi hanno regalato grandi soddisfazioni. Mi aspettavo di più da “Inventing Anna” mentre non ho apprezzato “Tall Girl 2“, ma per quest’ultimo nutrivo poche speranze. Quindi ho deciso di rivedere un film che è in tendenza in questi giorni su Netflix: “Upgrade.” Volevo rifarmi la bocca dopo un antipasto e un primo non proprio super appetitosi.

Upgrade è un mix di azione e fantascienza.

Gli elementi di fantascienza sono spesso usati per raccontare storie che si presentano sotto forma di racconti ammonitori sul futuro. Lo sceneggiatore/regista Leigh Whannell (Saw) lo sa bene, nonostante vanti una filmografia incentrata quasi esclusivamente sul genere horror. Upgrade unisce i punti di forza del regista: umorismo macabro, violenza ancora più macabra e un avvertimento sui progressi tecnologici del prossimo futuro, come le macchine che si guidano da sole.

L’intelligenza artificiale e gli ibridi uomo/macchina sono la normalità dentro l’ambientazione di Upgrade, ma mentre la maggior parte delle persone va in giro utilizzando auto a guida autonoma, Gray Trace (Logan Marshall-Green) preferisce guidare le macchine old style e non ama i progressi tecnologici. Trascorre le sue giornate a restaurare “vecchie” muscle car per clienti facoltosi come Eron (Harrison Gilbertson), un Elon Musk più giovane e antisociale. Ma la preferenza di Grey per la vita vecchia scuola crolla dopo che lui e sua moglie Asha (Melanie Vallejo) si schiantano con la loro auto automatizzata. Dopo lo schianto sopraggiungono dei teppisti che uccidono Asha e sparano contro Gray, paralizzandolo dal collo in giù.

Senza sua moglie e le sue macchine da restaurare, Grey vorrebbe chiudere con la vita ma poi arriva Eron e decide di offrigli una seconda possibilità. La sua ultima creazione, un microchip chiamato Stem, consentirà a Grey di muoversi come prima. Nuovamente in forze, Gray scopre presto che le altre abilità di Stem sono ugualmente impressionanti, anche se un po’ più dispettose, segrete e pure pericolose. Stem può prendere il controllo del corpo di Grey quando lui gli dà una sorta di approvazione verbale, e questo lo trasforma in una macchina da combattimento con riflessi fulminei e mosse mortali. Queste sequenze sono le più elettrizzanti ed eccitanti del film e Whannell le realizza con straordinaria cura. La cinepresa del direttore della fotografia Stefan Duscio segue Gray con precisione.

Logan Marshall-Green e Benedict Hardie in Upgrade.

Altrettanto importante, tuttavia, è la performance di Marshall-Green. Sarà divertente per lo spettatore guardare il suo viso traumatizzato mentre i suoi arti si muovono con efficacia per mettere al tappetto gli uomini che hanno ucciso sua moglie.

Ho adorato come il film sia stato costruito tra presente e futuro. Mentre un malvivente sta uccidendo un tipo con uno starnuto armato una detective (Betty Gabriel) sta indagando sull’omicidio di Asha con un registratore.

Il finale misterioso ed emozionante previsto nella sceneggiatura di Whannell alla fine passa in secondo piano rispetto al divertimento offerto da Grey durante la sua caccia ai responsabili dell’omicidio di sua moglie. Il risultato finale è un film che, come i suoi stessi personaggi, costruisce qualcosa di nuovo ed eccitante.

“La chiave è lasciarlo crescere in se stessi”, dice Eron a proposito del nuovo amico elettronico di Grey, Stem, e lo stesso si può facilmente dire di Upgrade. Inizia piano per poi crescere in modo vertiginoso. Ora su chi dobbiamo starnutire per ottenere un sequel?

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La Recensione

Upgrade

9 Voto

"Upgrade" è un'eccellente storia di fantascienza e forse uno tra i migliori film usciti negli ultimi anni. Questo perché è stato realizzato con un budget bassissimo (solo cinque milioni di dollari). Cioè con 5 milioni hanno saputo realizzare questa gemma. il film ha una trama, una sceneggiatura, una regia e interpretazioni di prim'ordine e ottimi effetti speciali utilizzati solo quando necessario. Il mio voto finale è 9, ampiamente meritato.

PRO

  • Regia e Sceneggiatura
  • Finale sorprendente
  • La performance di Marshall-Green

CONTRO

  • Non saprei

Recensione

  • Voto 9

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