Ecco che arriva l’estate della sensualità. Il 23 maggio 2025, Sarah Toscano si prepara a conquistare le playlist estive con “TAKI”, un brano che promette di far battere i cuori e far sudare le piste da ballo. Prodotto da Cripo e scritto a quattro mani con Federica Abbate, Alessandro La Cava e la stessa Sarah, questo singolo rappresenta un’evoluzione nella proposta artistica della giovane cantante, che abbraccia sonorità più mature e sensuali.
Il titolo stesso, “TAKI”, evoca immediatamente ritmi latini e movimenti ipnotici, ma il contenuto del brano va ben oltre la superficie, esplorando quella zona grigia dell’attrazione dove il desiderio si trasforma in ossessione e ogni sguardo diventa un tocco virtuale capace di scatenare incendi emotivi.
L’oasi nel deserto del desiderio
“Se tu fossi acqua fredda sul mio viso / Io mi sveglierei proprio dove vorrei / Che sia un’oasi nel deserto o il Paradiso / Io ci resterei, ma se tu non ci sei” – l’apertura del brano stabilisce immediatamente un parallelismo tra l’amato e un elemento vitale. L’acqua fredda non è solo ristoro fisico, ma risveglio emotivo, la possibilità di aprire gli occhi nel posto giusto.
Le immagini dell’oasi e del Paradiso amplificano questa metafora: luoghi di pace e pienezza che però perdono significato senza la presenza dell’altro. La frase “Io ci resterei, ma se tu non ci sei / Io muoio dentro” rivela immediatamente la dipendenza emotiva che caratterizza questo tipo di attrazione.
L’impatto sensoriale dell’amore
“Sarà per come parli, sarà per il tuo accento / Sarà che il sole sta sciogliendo anche il cemento” – Sarah enumera le possibili cause di questo incantesimo, creando un elenco di dettagli sensoriali che catturano l’essenza di come ci si innamora: non è mai una cosa sola, ma un insieme di piccoli elementi che si sommano fino a diventare irresistibili.
Il verso “il sole sta sciogliendo anche il cemento” aggiunge una dimensione ambientale che trasforma il paesaggio urbano in qualcosa di malleabile, suggerendo che quando siamo presi dall’attrazione anche la realtà più solida può piegarsi alle nostre emozioni.
Il tatto visivo
Il pre-ritornello introduce il concetto centrale del brano: “Con gli occhi mi tocchi, tocchi, tocchi / Meglio di me-eh-eh-eh-eh”. Questa sinestesia, che trasforma il guardare in un toccare, rappresenta perfettamente quell’intensità dello sguardo che può essere più intima del contatto fisico stesso. È un’esperienza che chiunque abbia vissuto un’attrazione profonda può riconoscere immediatamente.
La metafora dei “fuochi fuori dalle balere” evoca un’immagine di festa e tradizione popolare, ma anche di qualcosa che esce dai luoghi convenzionali dell’amore. Non siamo più nel territorio sicuro del corteggiamento tradizionale, ma in uno spazio selvaggio e incontrollato.
La savana interiore
“È una savana dentro di me” è forse l’immagine più potente del brano. La savana rappresenta un ecosistema selvaggio e indomabile, dove la natura segue le sue regole primitive. Sarah sta descrivendo come questa attrazione abbia risvegliato in lei istinti primordiali, una parte di sé che non può essere addomesticata.
L’immagine della cascata che “lentamente / Scivola, scivola giù” mantiene la metafora acquatica ma la trasforma in qualcosa di più viscerale, suggerendo un processo inarrestabile di abbandono alle proprie emozioni.
Il ritornello come mantra del desiderio
“E faccio taki, taki, taki” – il cuore pulsante del brano rimane volutamente misterioso. “Taki” potrebbe riferirsi a un movimento di danza, a un suono onomatopeico che rappresenta il battito cardiaco accelerato, o semplicemente essere un neologismo che incarna l’essenza di questo stato emotivo che non ha parole precise per essere descritto.
La ripetizione ossessiva del termine, accompagnata dalle vocalizzazioni “eh-eh-eh-eh”, crea un effetto ipnotico che rispecchia lo stato mentale di chi è completamente assorbito da questa attrazione.
L’abbandono alla corrente
“Non chiedermi adesso dove si va / È così naturale, lasciamoci andare / Dietro una corrente d’acqua gelata / Che mi trafigge come una lama” – la seconda strofa introduce l’elemento della resa. Non c’è più spazio per la razionalità o la pianificazione; tutto diventa istinto e naturalezza.
La metafora dell’acqua gelata che trafigge come una lama è particolarmente efficace: combina il ristoro e il piacere dell’acqua con la violenza e l’intensità di una ferita. È il paradosso del desiderio intenso, che può essere insieme piacere e dolore.
Il silenzio spezzato
“È un po’ di tempo che non so stare più in silenzio” rivela come questa attrazione abbia rotto un equilibrio preesistente. Il silenzio, forse protettivo o prudente, non è più sostenibile di fronte a un sentimento così travolgente. È il momento in cui si passa dall’attrazione segreta alla necessità di esprimerla.
La promessa nel dubbio
“E mal che vada giurami che” – questa frase, lasciata volutamente sospesa, è carica di vulnerabilità. Sarah chiede una garanzia, una promessa, ma non riesce nemmeno a formulare completamente cosa stia chiedendo. È l’incertezza di chi si sta abbandonando completamente a qualcun altro, sapendo di rendersi vulnerabile.
Il bridge come momento di intimità
Il bridge riduce tutto all’essenziale: “Con gli occhi mi tocchi, tocchi, tocchi / Facciamo taki, taki, taki”. È un momento di intimità sussurrata, dove la complessità delle strofe si condensa in poche parole che racchiudono l’essenza dell’intera esperienza.
La produzione di Cripo accompagna perfettamente questa narrazione emotiva, creando un sound che bilancia elementi pop contemporanei con suggestioni più sensuali e ipnotiche. Il lavoro di scrittura collettivo con Federica Abbate e Alessandro La Cava risulta in un testo che riesce a essere insieme immediato e stratificato, accessibile ma ricco di sfumature.
“TAKI” si configura così come un’esplorazione matura della sensualità e dell’attrazione, dove Sarah Toscano dimostra una nuova consapevolezza artistica e una capacità di tradurre in musica sensazioni universali ma difficili da descrivere.
E tu, hai mai provato quella sensazione di essere toccato dagli occhi di qualcuno? Ti è mai capitato di sentirti una “savana” quando qualcuno ti guarda in un certo modo? Condividi nei commenti la tua esperienza di quegli sguardi che “toccano meglio delle mani” – siamo curiosi di sapere se anche tu hai vissuto il tuo personale “taki”!
Il testo di TAKI
[Strofa 1]
Se tu fossi acqua fredda sul mio viso
Io mi sveglierei proprio dove vorrei
Che sia un’oasi nel deserto o il Paradiso
Io ci resterei, ma se tu non ci sei
Io muoio dentro
Sarà per come parli, sarà per il tuo accento
Sarà che il sole sta sciogliendo anche il cemento
Fermati adesso che sto già impazzendo
Vorrei dirti, dirti che
[Pre-Ritornello]
Con gli occhi mi tocchi, tocchi, tocchi
Meglio di me-eh-eh-eh-eh
Accendiamo fuochi, fuochi fuori dalle balere
È una savana dentro di me
Scenderà una cascata che lentamente
Scivola, scivola giù
[Ritornello]
E faccio taki, taki, taki, eh-eh-eh-eh, eh-eh-eh
Con gli occhi mi tocchi, tocchi, tocchi meglio di me
E mal che vada giurami che
Scenderà una cascata che lentamente
Scivola, scivola, scivola e taki
[Strofa 2]
Non chiedermi adesso dove si va
È così naturale, lasciamoci andare
Dietro una corrente d’acqua gelata
Che mi trafigge come una lama
E muoio dentro
È un po’ di tempo che non so stare più in silenzio
Vorrei dirti, dirti che
[Pre-Ritornello]
Con gli occhi mi tocchi, tocchi, tocchi
Meglio di me-eh-eh-eh-eh
Accendiamo fuochi, fuochi fuori dalle balere
È una savana dentro di me
Scenderà una cascata che lentamente
Scivola, scivola giù
[Ritornello]
E faccio taki, taki, taki, eh-eh-eh-eh, eh-eh-eh
Con gli occhi mi tocchi, tocchi, tocchi meglio di me
E mal che vada giurami che
Scenderà una cascata che lentamente
Scivola, scivola, scivola e taki
[Bridge]
(Eh-eh-eh-eh, eh-eh-eh-eh)
(Eh-eh-eh-eh, eh-eh-eh-eh)
Con gli occhi mi tocchi, tocchi, tocchi (Tocchi)
Facciamo taki, taki, taki
[Pre-Ritornello]
È una savana dentro di me
Scenderà una cascata che lentamente
Scivola, scivola giù
[Ritornello]
E faccio taki, taki, taki, eh-eh-eh-eh, eh-eh-eh
Con gli occhi mi tocchi, tocchi, tocchi meglio di me
E mal che vada giurami che
Scenderà una cascata che lentamente
Scivola, scivola, scivola e taki
