A colazione da Marlà per assaporare la grande pasticceria

Colazione nella pasticceria Marlà.

Mi è stata consigliata la pasticceria Marlà di Milano da una mia amica.

Si lo ammetto, non la conoscevo prima di… ieri! Ma sono scusato, credo si tratti di una nuova apertura.

Stamattina presto sono riuscito a provarla e, con grande sorpresa, è riuscita quasi totalmente a conquistarmi. In che modo? Con la cosa più importante: la qualità del cibo.

Se avete letto qualche mia recensione sapete benissimo quanto i miei gusti siano abbastanza difficili e in queste critiche giudico un po’ tutto, dal locale al cibo.

La pasticceria Marlà è forte proprio sotto quest’ultimo aspetto. Un laboratorio a vista sforna ogni minuto fantastiche brioche, mignon, torte e monoporzioni, tutte dall’aspetto invitante.

Dove si trova la pasticceria Marlà?

La posizione è abbastanza centrale, ci troviamo in Corso Lodi al numero 15. Puoi raggiungere il locale attraverso la metro m3 gialla (fermata Porta Romana o Lodi) oppure con il bus 65 o ancora con il tram 9 che si ferma a Porta Romana.

Giunto al locale ordino una monoporzione esotico, una brioche alla crema pasticceria con vaniglia di Tahiti e un cappuccino di soia.

L’aspetto sembra invitante, vero? La brioche è spaziale. La crema è perfetta e anche l’impasto non lascia spazio a critiche negative. Il mignon esotico ti catapulta direttamente sui caraibi, gusto molto estivo, fresco al palato ed energico. Il cappuccino di soia buono ma diventa difficile trovare un cappuccino che si eleva oltre gli altri.

Il servizio è ugualmente curato, le due ragazze al banco sono molto professionali e cordiali, sanno rapportarsi al meglio con il cliente.

Perché allora ho usato il “quasi” totalmente conquistato? Saranno forse i prezzi a stonare con il tutto? Non proprio, due euro e dieci centesimi il costo del cappuccino di soia, un euro e venti centesimi per il mignon e un euro e ottanta centesimi per la brioche. Forse il cappuccino di soia ha un prezzo un po’ alto ma ci può stare considerando il coperto.

L’atmosfera ricalca un po’ quella delle grandi pasticcerie di Milano, tipo quella di Iginio Massari con schermo all’ingresso e bancone che eleva i mignon e le monoporzioni. Al contrario di quest’ultimo da Marlà ci si può anche sedere e non è cosa da poco. Io avrei osato di più con l’arredamento del locale. Molto bello il laboratorio a vista ma avrei optato per un design più originale, magari ricalcando uno stile provenzale francese, che ben si addice alla qualità dei dolci proposti dalla pasticceria Marlà.

Siamo giunti a un verdetto quindi…