Ecco un altro capitolo di Insidious dal titolo Insidious: la porta rossa.
Dopo una serie di sequel complicati e intricati, risulta difficile comprendere Insidious e le creature che si nascondono al suo interno. Questo capitolo spiega bene il tutto ma porta il franchise a una conclusione forse troppo semplificata.
Anni dopo gli eventi dei primi due film, Josh Lambert (Patrick Wilson) viaggia verso est per accompagnare suo figlio, Dalton, al college. Ma il sogno universitario di Dalton diventa rapidamente un incubo vivente quando i demoni soppressi del suo passato ritornano a tormentarlo, e non solo a lui.
Tornare dove tutto è iniziato è un bel modo per riconnettersi con i film precedenti, rendendo anche questo nuovo capitolo rilevante e coinvolgente. I fan di tutti i film di Insidious non troveranno nulla di nuovo qui, con gli stessi vecchi spaventi a sorpresa che spuntano nei momenti più prevedibili.
Tuttavia, ciò che troverete è una comprensione più semplificata di come funziona l’universo di “Insidious“. I film precedenti erano diventati così complessi che diventava difficile seguirli. Ho perso il conto delle volte in cui, durante un film di Insidious, ho rinunciato a capire cosa stesse succedendo. Al contrario, Insidious: la porta rossa risulta molto più digeribile.
Mentre Dalton si avventura nella sua nuova vita universitaria, si allontana dal padre e la loro relazione diventa tesa. Ero curioso di vedere come sarebbero stati ricollegati in questa nuova trama, e la soluzione è risultata piuttosto interessante. Si tratta di un legame con il passato che rende questa nuova trama credibile, ma al contempo le scene universitarie sembrano attenuare l’effetto horror del film.
Abbiamo un po’ di comic relief con la compagna di stanza di Dalton (Sinclair Daniel). A tratti sembra quasi un film sulla vita in confraternita, ma poi ritorniamo al buio con una scena o due.
I fan del franchise potrebbero non apprezzare il ritmo più lento di questo Insidious e la riduzione di quei momenti tesi che tutti i fan del genere horror amano.
Il personaggio di Chris aggiunge un equilibrio unico al franchise di Insidious e la sua amicizia con Dalton genera più domande che risposte. Se scoprissi che un tuo amico può viaggiare in un mondo di demoni e attirarli nel mondo reale, resteresti insieme a lui? Io probabilmente no.
La trama è un po’ discontinua mentre si passa dall’università con Dalton a Josh. Entrambi scoprono che i loro ricordi sono stati soppressi dopo gli eventi dei film originali. Questi ricordi rimangono sepolti per 9 anni fino a quando il professore d’arte di Dalton sblocca il suo subconscio permettendogli di concentrarsi sull’arte e, stranamente, riportando alla luce i suoi ricordi soppressi!
Da lì, scoppia il caos. Ci troviamo di fronte alla capacità di Dalton e Josh di proiettarsi astralmente in questo mondo popolato da creature malefiche. Ma i loro corpi, abbandonati dallo spirito, diventano bersagli per le creature dell’aldilà che cercano di abitare un corpo umano.
Patrick Wilson ha usato questo film come suo debutto alla regia e, diciamolo, conosce bene il materiale originale. Rose Bryne non ha un ruolo significativo in questo film e si ritrova relegata in secondo piano mentre lo show di Josh e Dalton prende il centro della scena.
Non posso evitare di pensare che l’ultimo atto sia stato accelerato a tal punto da sembrare affrettato. Non appena il film ha iniziato a decollare, si è concluso bruscamente e sono comparsi i titoli di coda.
Un lento inizio, seguito da un salto in avanti troppo rapido. Ci sono un paio di momenti cruenti che ti tengono incollato allo schermo, ma nel complesso sembra più un film per ragazzi che un film horror per adulti… che era nelle intenzioni dei produttori.
Quindi, Insidious: la porta rossa potrebbe non piacere a tutti. Quello che posso dirvi è che sono riuscito a capire un po’ meglio la saga di Insidious.
Al botteghino comunque sta funzionando alla grande. Insidious: la porta rossa ha avuto un budget di 16 milioni di dollari. Il film ha già incassato 76 milioni.
Dopo questo successo ci sarà senz’altro qualche altro film con il nome Insidious. Quando si chiude una porta si apre una porta rossa. Ah no, forse era un portone, ma ci calza a pennello per questo film.
E tu hai visto Insidious: la porta rossa? Dì la tua nei commenti.
La Recensione
Insidious: la porta rossa
La stanchezza del franchise è evidente, ma il successo al botteghino aprirà la strada a ulteriori spin-off e ramificazioni del franchise. Insidious: la porta rossa offre una spiegazione più chiara della saga Insidious, ma purtroppo la storia non è stata sviluppata ulteriormente. La narrazione instabile e l'approccio più blando agli spaventi rispetto ai precedenti capitoli hanno reso questo particolare episodio di Insidious mansueto come un cucciolo. Forse un film horror per ragazzi piuttosto che per adulti. Per questo motivo ho deciso di dare solo 6.
PRO
- Offre una comprensione semplificata dell'universo di Insidious.
- Patrick Wilson debutta bene come regista dato che il film ha incassato un sacco al botteghino.
CONTRO
- Il ritmo lento e la mancanza di spaventi possono deludere i fan del genere horror.